Si tratta di un sostegno finanziario fornito dall'INPS, destinato alle madri in seguito al parto, all'adozione o all'affidamento preadottivo di un minore.
Il congedo di maternità rappresenta un intervallo di tempo durante il quale le lavoratrici dipendenti sono esentate dall'obbligo di lavorare a causa della gravidanza e del periodo successivo al parto. Questo intervallo è di 5 mesi, distribuiti in modi flessibili intorno alla data del parto: può essere suddiviso in due mesi prima del parto e tre dopo, oppure un mese prima e quattro dopo. Un'opzione aggiunta nel 2019 permette alla madre di usufruire dell'intero periodo di cinque mesi immediatamente dopo il parto.
Il congedo di maternità obbligatoria dopo il parto è il periodo di astensione dal lavoro che la madre deve obbligatoriamente prendere a seguito della nascita del figlio.
Il congedo parentale costituisce un periodo di pausa dal lavoro, non obbligatorio, disponibile per i genitori biologici, adottivi o affidatari, al fine di dedicarsi alla cura del figlio nei primi anni fino al raggiungimento dei 12 anni d'età, per rispondere alle sue esigenze emotive e relazionali. In situazioni di nascite, adozioni o affidamenti multipli, il diritto al congedo parentale è garantito per ciascun bambino alle medesime condizioni.
Il congedo di maternità rappresenta un periodo durante il quale è prevista l'astensione obbligatoria dal lavoro per la madre in corrispondenza della gravidanza e del periodo successivo al parto, estendendosi per un totale di 5 mesi divisi intorno al momento del parto. La divisione di questo periodo può variare: due mesi prima e tre dopo la data prevista del parto, un mese prima e quattro dopo, o la possibilità di utilizzare tutti i 5 mesi immediatamente dopo il parto, nota come "maternità flessibile". Quest'ultima opzione può essere scelta dalla lavoratrice, a condizione che vi sia la certificazione di un medico del Servizio Sanitario Nazionale o di un medico del lavoro che attestino l'assenza di rischi per la salute della madre e il normale svolgimento della gravidanza.
Questo servizio offre la possibilità di inoltrare la richiesta per un sostegno economico nei periodi di protezione della maternità o paternità a favore di lavoratrici e lavoratori autonomi che hanno adempiuto agli obblighi di contribuzione.
Le lavoratrici affiliate solamente alla Gestione Separata hanno diritto a un'indennità di maternità, corrispondente ai due mesi precedenti il parto e ai tre mesi successivi, erogata direttamente dall'INPS.
Il congedo parentale è un'opzione non obbligatoria che permette ai genitori, sia biologici che adottivi o affidatari, di astenersi dal lavoro per dedicarsi alla cura dei propri figli durante i primi anni fino al compimento dei 12 anni, al fine di rispondere alle loro necessità emotive e sociali. Nei casi di nascite multiple, adozioni o affidamenti di più bambini, il diritto al congedo parentale si applica allo stesso modo per ciascun bambino.
Le lavoratrici iscritte alla Gestione Separata possono accedere alla maternità anticipata.
Questo servizio consente alle lavoratrici autonome di richiedere un'indennità di congedo parentale, a patto che abbiano versato i contributi del mese che precede l'effettivo periodo di astensione dal lavoro. Il congedo parentale rappresenta un'opzione volontaria di pausa lavorativa per i genitori biologici, adottivi o affidatari, volto a fornire cura e supporto emotivo e relazionale ai propri figli nei primi 12 anni di vita. In situazioni di parto multiplo, adozione o affidamento di più bambini, il diritto a usufruire del congedo parentale si applica ugualmente per ciascun figlio.